Il cigno nero vulcanico

Che il traffico aereo europeo potesse essere praticamente fermato per diversi giorni per la cenere dispersa da un vulcano islandese e’ uno di quegli eventi poco prevedibili e da ricordarsi.
Nel mio caso sono stato solo marginalmente toccato volando giovedì’ scorso dalla spagna in italia, ma considerato che dall’inizio dell’anno ho preso 16 volte l’aereo la cosa non mi e’ indifferente.
Forse c’e’ eccesso di allarmismo, un po’ come nel caso dell’influenza aviaria, ma ovviamente nessuno vuole essere su un aereo che cade per quel motivo. Sara’ interessante vedere come evolve la cosa, tra gli scenari di ritorno alla normalita’ in pochi giorni a quelli che rievocano il 1816,l’anno senza estate causa eruzione vulcanica, ma in un mondo decisamente meno interconnesso e senza aerei.

e-mail made my day

Se non avessi ricevuto grazie al tracking via e-mail di sea aeroporti che il mio volo lufthansa da madrid a malpensa stasera tardi era stato cancellato sarei probabilmente arrivato in aeroporto senza altra alternativa che dormire una notte in più’ fuori casa e arrivare il giorno dopo.
Invece ho fatto in tempo a prenotarmi un volo alternativo con easyjet che, anche se con 45 min di ritardo, mi ha portato a casa.

L’emozione del volo

Fa un certo effetto sul volo di oggi sentire due ragazze diciottenni nella fila davanti al loro primo volo verso Barcellona (ma dobbiamo proprio spegnere il cellulare? …ehi incredibile si sta staccando ! C’e’ il sole sopra la nebbia…) Questo di oggi per me e’ il settimo dall’inizio anno. Ho un dubbio se il mio primo volo sia stato a 12 o a 15 anni, certo a 22 il primo intercontinentale verso gli USA e magari saro’ presuntuoso o forse solo smemorato ma mi sembrava di averlo vissuto con meno pathos.

note madrilene

tra le cose positive di oggi c’e’ il viaggio in taxi dall’aeroporto di madrid all’ufficio, con colonna sonora country blues. chiedo al tassista chi canta e mi dice http://eilenjewell.com . ha una bella voce e mi ricorda lucinda williams . il tassista mi dice che ha fatto due dischi e che suonera’ a madrid il primo di ottobre. Apprezzabile anche il fatto che nella gran cafeteria santander. un posto un po’ lo-fi vintage dove ho cenato c’e’ free wifi che mi permette di postare dal mio ipod touch e che compensa parzialmente la mancanza di connessione dell’ hotel dove sto ; certo avrei preferito il solito hotel con banda larga aggratis. Sara’ il fatto che sono in piedi dalle 03:30 se non mi sovvengono altri fatti memorabili

Sud,ovest e est a Rodi

Venerdì’ facciamo macinare un po’ di kilometri alla nostra Punto puntando verso sud : a Prasonissi dove si incontrano due mari e una sottile lingua di sabbia la congiunge ( o separa direi con le maree) a un minisolotto che raggiungiamo e di cui conquistiamo la microsommita’ con una passegiatina . E’ il paradiso di chi fa kite e surf e molti sono qui con i camper. Ci sono alcune taverne (una con polipi appesi ad asciguare) e poco più’. Le zona sud ovest di rodi e’ meno frequentata turisticamente e più’ agricola; riscopriamo la sensazione di viaggiare senza traffico. Saliamo a ovest verso monolithos dove arroccato su una rupe c’e’ quel che rimane di un castello e una piccola chiesetta. Il paesaggio attorno e’ montano e ci sono delle canteen o chioschi che vendono miele e uva del posto,assaggiamo l’uva dai chicchi piccoli e dolci, probabilmente la stessa da cui si fa un distillato chiamato souma. Scendiamo dalla rupe nella spiaggia di Fourni : piccola un po’ più’ battuta dal vento essendo a ovest ma con doccia e taverna. Giusto un occhiata ma decidiamo di tornare alla nostra spiaggia preferita : tsampika. La sera a faliraki : alta concentrazione di inglesi, bar e risto di qualita’ mediocre il contornato da questo clima da lunapark : interessante giusto per un’osservazione demografica dei giovani d’oltremanica e di italioti vari.

Spiagge e buon cibo a Rodi

Visto che sono diverse le spiagge raccomandate non possiamo non andarci di persona per verificare: iniziamo da quella di Anthony Quinn : e’ una piccola caletta un po’ scoscesa e molto affollata, in particolare di italioti, ci rimaniamo un po’ e poi muoviamo su tsambika, di sabbia bella e calma,attrezzata e con simpatici pescetti che ti inseguono fino quasi a riva, molto bella, in serata diamo un’occhiata anche alla  golden beach, più’ piccola e tranquilla. A Tsambika c’e’ anche un santuario in particolare visitato dalle coppie che desiderano avere figli, l’icona e’ molto antica. C’e’ anche una seconda chiesa, panagia kyra tsampika che e’ arroccata su una rupe sulla spiaggia. La sera torniamo a  lindos che di sera mi sembra più’gradevole, ceniamo al ristorante  olympia che gia’ si distingue fuori per il menu accuratamente tradotto in italiano, no spagetti o rissoto ma ci gustiamo una purea di cicerchia con cipolla caramellata e pane pita e poi kleftiko (carne d’agnello deliziosa) e gamberoni in salsa di zafferano il tutto in roof garden con vista sull’acropoli. Ci sono poi alcuni disco bar in dimore storiche.ci beviamo un cocktail e poi all’1 am cessa la musica e si torna nella notte stellata.

Viaggio nella storia a Rodi

Ci muoviamo verso Kallithea dove ci sono delle terme costruite dagli italiani negli anni 30 e che dopo anni di abbandono sono state recuperate, almeno nella parte struttuale, e riaperte nel 2007. Non sono ancora ripristinate come terme vere e proprie ma l’ingresso merita e una volta dentro c’e’ anche una piccola baia in cui fare il bagno (nb il biglietto d’ingresso non vale per gli sdraio (7€ in due). Puntiamo poi verso la citta’ medievale a Rodi: ci abbiamo passato tutto il pomeriggio e sera ma volendo ci potrebbe stare giorni. I cavalieri dell’ordine di san Giovanni rimasero sull isola dal 1309 al 1522 dopo di che sconfitti ripiegarono  a Malta e da qui in poi furono noti come cavalieri di Malta. La citta’ medievale ha diverse anime : la parte con il castello e il palazzo del gran maestro con un interessante museo storico con alcune pregevoli icone e con le sale con pavimenti in mosaici (presi in gran parte da Kos) C’e’ poi il bourgo con le strade piene di negozi di ogni tipo, noi abbiamo preso dei sandali e un’icona in una bottega dove almeno vengono fatte a mano. La via sokratou e’ comunque una sorta di suk, tra l’altro ci sono anche tre moschee del periodo della dominazione turca e un hammam. Alle propaggini del bourgo ci sono anche abitazioni e non tutte sono proprio da favola. Il tutto comunqu merita abbondantemente. Abbiamo cenato al ristorante Hatzikelis vicino a quello che rimane della chiesa della Madonna del bourgo e risulta più’ tranquillo. La loro insalata ha il pane ammollato e capperi oltre a pomodori,rucola e altre erbe e formaggi. Le dolmades sono arricchite con pesce. Il pesce e’ ottimo (vi invitano in cucina per sceglierlo) e abbiamo accompagnato la cena con un buon vino rosato del posto ;il tutto per 72€ in tutto. Più’ caro di altri ristoranti ma il posto e la qualita’ li valgono.

Alla scoperta di Rodi

Dall’hotel kamari beach e’ imprescindibile avere un mezzo per spostarsi quindi dopo aver atteso tre quarti d’ora entriamo in possesso di una Fiat Punto quasi nuova anche se dallo sterzo e freni con sensibilita’ millimetrica.  Ci muoviamo alla volta di Lindos un villaggio dalle strette stradine e case bianche ormai completamente trasformato in una serie di negozi per turisti,bar e taverne ma in mezzo a tutto cio’ c’e’ la chiesa della panagia con le sue pareti dipinte e’ superlativa e compensa l’ipercommercializzazione del luogo. Saliamo anche sull’ acropoli che e’ interessante dal punto di vista storico per le diverse epoche che hanno lasciato il segno. Ci spiaggiamo infine sempre a lindos, sulla spiaggia sulla sinistra, sabbiosa, non male ma decisamente affollata pero ha wifi gratuito offerto dal comune e ne approfitto. La sera dopo aver cenato all’hotel (discreto,avevo letto delle opinioni un po’ negative che mi sembrano esagerate) andiamo a Peftos dove sulla main street ci sono un po’ di bar assortiti.

Ultimo giorno a karpathos

Per l’ultimo giorno a karpathos essendo senza macchina andiamo in spiaggia a piedi a Pigadia, e’ la spiaggia di sabbia più’ lunga dell’isola attrezzata per una buona parte. Discreta e non affollata e soprattutto non ci sono italiani. Lasciamo la camera alle 12 e il tassista giovanni puntualissimo alle 13  passa dall’hotel e ci porta al molo, il traghetto pero’ arriva con una buona ora di ritardo e poi magari dato il mare un po’ mosso ci mette del suo e ci sbarca a rodi dopo le 21. Qui altro tassista ci viene incontro e ci porta per i 55 km che ci separano dall’hotel kamari beach a lardos.  Nella notte vediamo comunque una quantita’ di hotel ristoranti e bar strabiliante. Faliraki poi sembra veramente un paese dei balocchi. Di tutte le isole greche visitate questa,anche più’ di creta mi sembra ad alta densita’ turistica. Il kamari beach non e’ male : chiedono se vogliamo la camera fronte mare (con sovrapprezzo) ma ci va bene la camera standard che poi vediamo essere al piano terra. Cmq camera abbastanza grande con aria condizionata. C’e’ un bar presso la piscina dove mangiamo della  pizza visto che il ristorante chiude alle 21.
Siamo pronti per un meritato riposo dopo il tappone di trasferimento, qui a differenza dell’hotel a karpathos non soffia vento impetuoso nella notte.