do not try this at home : inserire adattatore nanosim senza nanosim in un Blackberry

Nel caso provaste ad inserire un adattatore da nanosim a microsim o simili, ad esempio per usare temporaneamente la nanosim di un iPhone in un Blackberry non proprio recente, fatelo, ma con inserita la nanosim! Nel Blackberry, almeno in un Curve vecchiotto una volta entrato l’adattatore orfano della nanonsim rimane prigioniero ed estrarlo e’ praticamente impossibile senza distruggere l’alloggiamento.

Parlami, come il cielo con una piastrella

Sto cominciando ad abituarmi al mio nuovo palmare/cellulare: il BlackBerry 8800, una piastrella nera elegante, con tastiera qwerty bonsai. Proprio per ovviare alle limitazioni della tastiera ho esplorato le funzioni di chiamata vocale e qui la sorpresa : a differenza di altri (es Nokia) dove veniva registrata la tua voce e confrontata durante la chiamata vocale, qui un diabolico dispositivo alimentato da un motore ad improbabilità confronta la tua voce con quella che sintetizza dai nomi dell’agenda interagendo con voce femminile con l’utente. Il risultato al primo utilizzo mi ha provocato una ridarola irrefrenabile che, combinata con lo yogurt activia noci e avena, ha fatto sentire i miei addominali come dopo sessioni di piegamenti selvaggi.
Rende poco scritto, ma giusto per farsi un’idea:

bb: pronuncia un comando
ciampa : chiama acasa
bb : hai detto chiama akasaa’ (bushidoooo) ?
ciampa : ehm cough muhahaha
bb : atene ufficio connessione in corso
ciampa : e che ca***

bb: pronuncia un comando
ciampa : chiama mamma
bb: chiamo annalisa
ciampa : noooo tonto non capisci
bb : nessuna corrispondenza

bb: pronuncia un comando
ciampa : controlla copertura
bb: batteria livello discreto , segnale buono ,campo ricezione cellulare e blackberry
ciampa : anvedi
bb: chiamo segrete’ria
ciampa : ma chi te l’ha detto ???? ahoooo

l’odore di stagno, la mattina…

Era da un po’ di tempo che non mettevo mano al saldatore. Il piccolo circuito qui a fianco e’ un termometro che rileva la temperatura e la invia via seriale ad un pc, dove con un apposito software si puo’ visualizzare in tempo reale e salvarele rilevazioni a vari intervalli. Quando uno si mette a fare un circuito ci sono due motivi generalmente : in primo luogo sperimentare con la curiosita’ di creare qualcosa sperando che funzioni, in secondo luogo una qualche utilita’ pratica.
Questo circuito non e’ molto diverso in grandezza dal primo che ho realizzato tanti tanti anni fa, avevo 12 anni per la precisione e si trattava di un convertitore luce-suono : un circuito totalmente inutile che generava un suono tipo zzzbrrrrr che variava con l’intensita’ della luce (gioconi notevoli erano passare un pettine davanti o metterlo di fronte al led dei primi stereo portatili che variava di intensita’ mentre si registrava). che ci volete fare, altri a quell’eta’ giocavano a pallone, ma a me intrigava di piu’ l’elettronica e da li’ al primo home computer (zx spectrum) e ai programmi in basic il passo e’ stato breve lasciando una traccia non indifferente nel mio interesse per latecnologia.

Tornando al termometro, l’idea mi era venuta dopo aver visto il sito di Angelo , il progetto originale di Alberto Ricci Bitti sta qui. Qui se vogliamo il casus belli era rilevare la temperatura dell’ufficio dove a volte saremmo veramente lieti di fornire asilo politico ad una colonia di pinguini. Le rilevazioni comunque non hanno portato a conclusioni sostanziali , forse ci vorrebbe anche un anemometro per misurare la portata del flusso d’aria che come un vento di tramontana si abbatte sulle nostre cervicali.

prendendo come pretesto voler realizzare direttamente un proof of concept di un programma usando Visual Basic che deve importare un file, mi sono avventurato nelle spire dell’ XML, cosa che per altro volevo fare da tempo. Ho quindi scoperto l’XML parser che verosimilmente sta su quasi ogni pc: MSXML e il DOM, sigle che da sole non so mi evoca qualcosa vagamente sado maso. Infatti sembra tutto piuttosto facile, ma evidentemente come quando mi sono messo per capire gli swaps, ci deve essere qualcosa che mi sfugge, i’ve yet to see the light, o meglio a me ora basterebbe riuscire a leggere ed estrarre specifici elementi tra i nodi di un documento xml.

due scoperte geek

Intanto gia’ aggiornare un browser : Firefox perche’ c’e’ una nuova versione e non semplicemente perche’ c’e’ da installare una patch e’ gia’ una buona cosa, ma oltretutto con la versione 1.0 finalmente dentro un browser si possono ricevere i feed RSS e atom. Da tempo immemore volevo capirne qualcosa in piu’ sul tema, che ormai, come dice argazzi sta diventando mainstream anche da noi. Ora quindi posso al volo vedermi i post di qualche weblog preferito o le news di Reuters

L’altra scoperta e’ che usando windows media player che per altro non apprezzo particolarmente si possono inserire in un .mp3 sia il testo della canzone cosi’ come e’ che sincronizzarlo alla musica ( con un processo manuale e un po’ laborioso) in modo da avere un quasi karaoke, utile piu’ che altro su brani dove si vogliono capire meglio i testi.

pomeriggio geek d’autunno

era da un po’ di tempo che non passavo svariate ore a editare codice .asp per interfacciarlo ad un db con la tabella con piu’ colonne che abbia fatto finora, come dire un lavoro non troppo complicato, ma che richiede accuratezza; il tutto sorseggiando te caldo e in pausa fumando un sigarillo sulla terrazza, in sottofondo il live at the Benaroya Hall 2003 dei Pearl Jam .

Per lungo tempo i PJ mi hanno lasciato piuttosto freddo, ma ora specialmente con queste sonorita’ acustiche mi trovo abbastanza in sintonia, c’e’ un qualcosa che trovo difficilmente spiegabile, che a che a fare con la dignita’ e una compostezza espressiva che coinvolge.

[geek mode] Riprendendo il ciampapproccio alla programmazione (vai, ricicla codice, non leggere i manuali) , solo dopo un po’ di orette di sbattitesta e tentativi vari e bizzarri mi sono accorto che usare come nome di colonna in una tabella di MS Access da interfacciare via web un apparentemente innocuo “note” produce effetti devastanti. Ovvio che esiste una lista di reserved words e per chi mastica un minimo di SQL una colonna che si chiami WHERE o SELECT non sara’ gradita, fine. Apparentemente note non e’ un nome di colonna valido ( o se volessimo essere spaccacapelli, non accetta l’UPDATE e genera un noto e fastidioso errore 0x80040E14 ).Comunque alla fine risolto il tutto, tutti i miei nomi di colonne dubbi ora finiranno in z: notez, cittaz, salkaz, e come sempre vedere un piccolo programmetto che funziona a dovere da la sua soddisfazione. [/geek mode]

un geek come me non poteva lasciarsi scappare la possibilita’ di bloggare dall’aeroporto di Heathrow da una postazione wifi con un notebook con Centrino. Inoltre avrei anche una scheda wifi nel fondo della valigia, pero’ non sono cosi’ geek da disfare la valigia e configurare la scheda per il mio palmare e vedere se la performance sia comparabile. Ancora poco e si torna a casa, bye bye Londra.

segnalo un simpatico programmetto (grazie analize per il suggerimento) per gestire gallerie di immagini , si chiama Jalbum e ha una notevole potenza e flessibilita’, la cosa che mi fa impazzire da vero geek e’ la possibilita’ di estrarre informazioni dalle immagini secondo lo standard EXIF, in pratica scoprite che tempi/diaframma ha usato la macchinetta digitale e gekkissimo con degli script apposta si possono modificare la data e ora dei file per riportarli ai valori originali (io di solito ritocco tutte le foto almeno per colore e contrasto automatico o se serve manuale e quell’informazione viene normalmente persa). Ovviamente la possibilita’ di personalizzare le pagine con le thumbnail e la navigazione e di spararle direttamente via FTP sono assai gradite. Ah non da ultimo e’ freeware e multipiattaforma