Pendolori in aumento

Il nuovo orario invernale delle ferrovie ha portato per il sottoscritto indietro la qualita’ della vita da pendolare di parecchi anni. Prima del 13 dicembre gli eurostar city da novara a milano mi consentivano un viaggio comodo, con tavolino e presa di corrente per ogni passeggero e senza dover lottare per non fare il viaggio in piedi. Quindi l’alternativa tra poter riposare, lavorare o fare altro. Sono venti anni tra universita’ e lavoro che faccio il pendolare e l’idea di sentirsi ancora come una sardina o di viaggiare su materiale rotabile che era gia’ vecchio venti anni fa e magari sporco o su carrozze col riscaldamento in inverno fuori uso e’ sempre meno tollerabile.
L’alta velocita’ non porta  nessun beneficio a chi vive a Novara visto che il treno non si ferma e sarei proprio curioso sul medio termine di vedere quanto sia usata tra torino e milano.

to be nobody but yourself
in a world which is doing its best day and night
to make you like everybody else
means to fight the hardest battle which any human being can fight
and never stop fighting

e.e. cummings (via confederate P120 fighter ad )

tempo di fall foliage

sono passati tre anni e non mi sembra che una ricerca di posti mappe e suggerimenti per vedere i colori delle foglie d’autunno (aka fall foliage) produca grandi risultati, c’era pero’ un articolo su repubblica del 28 /10 con un appendice italica e sul sito della val d’aosta c’e’ questo . vediamo se si riesce a andarci o l’anno prossimo s’ha da puntare verso gli States.

update : su repubblica.it uno speciale foliage con foto inviate dai lettori : se le descrizioni dei luoghi sono corrette si possono ricavare degli spunti, se ci fossero anche le date degli scatti e del geotag meglio ancora

pendolarismo relativamente estremo

In 8 delle ultime 13 settimane lavorative ho fatto due voli aerei all’estero e nell’ultima in pratica un volo al giorno. Mi sembrava tanto, poi ho recentemente letto un’intervista al fotografo Mario Testino dove si dice che da 25 anni prende almeno un aereo alla settimana e tutto diventa relativo.

Brick?breaker

Brick?breaker

Una delle poche attivita’ compatibili con il viaggio in piedi sul treno milano novara e’ cercare di fare il nuovo record personale a brickbreaker, il giochino di default sul blackberry: appena fatto 9780 al 17esimo livello.

la resistance e’ vana

Sto riassaporando sensazioni che mi mancavano da un bel po’ come riuscire, dopo giorni in cui mi mancava il tempo, a comprare un cd+dvd : The resistance dei Muse che desideravo dal primo giorno che e’ uscito. Oggi l’ho trovato in un negozio a Palma De Mallorca non lontano dal cliente dove sto lavorando e ho atteso pazientemente di portarlo a casa e me lo sto sentendo tutto senza interruzioni sullo stereo in salotto da dove scrivo con l’ipod in wifi.
Peccato che sia notte e abito in un appartamento perche’ lo si apprezzerebbe ancora di piu’ con una discreta pressione sonora. Comunque dal primo ascolto mi sembra convincente e mi fa venire voglia
di andarli a sentire verso la fine dell’anno

note madrilene

tra le cose positive di oggi c’e’ il viaggio in taxi dall’aeroporto di madrid all’ufficio, con colonna sonora country blues. chiedo al tassista chi canta e mi dice http://eilenjewell.com . ha una bella voce e mi ricorda lucinda williams . il tassista mi dice che ha fatto due dischi e che suonera’ a madrid il primo di ottobre. Apprezzabile anche il fatto che nella gran cafeteria santander. un posto un po’ lo-fi vintage dove ho cenato c’e’ free wifi che mi permette di postare dal mio ipod touch e che compensa parzialmente la mancanza di connessione dell’ hotel dove sto ; certo avrei preferito il solito hotel con banda larga aggratis. Sara’ il fatto che sono in piedi dalle 03:30 se non mi sovvengono altri fatti memorabili

make art not war

ero curioso di capire da dove arrivasse la maglietta che Viggo Mortensen indossava ieri al festival del cinema di Venezia, una ricerca istantanea mi fa risalire all’autore : Shepard Fairey il cui nome non mi dice molto salvo poi vedere che e’ lo stesso autore dell’iconico poster “HOPE” della campagna presidenziale di Barack Obama

Sud,ovest e est a Rodi

Venerdì’ facciamo macinare un po’ di kilometri alla nostra Punto puntando verso sud : a Prasonissi dove si incontrano due mari e una sottile lingua di sabbia la congiunge ( o separa direi con le maree) a un minisolotto che raggiungiamo e di cui conquistiamo la microsommita’ con una passegiatina . E’ il paradiso di chi fa kite e surf e molti sono qui con i camper. Ci sono alcune taverne (una con polipi appesi ad asciguare) e poco più’. Le zona sud ovest di rodi e’ meno frequentata turisticamente e più’ agricola; riscopriamo la sensazione di viaggiare senza traffico. Saliamo a ovest verso monolithos dove arroccato su una rupe c’e’ quel che rimane di un castello e una piccola chiesetta. Il paesaggio attorno e’ montano e ci sono delle canteen o chioschi che vendono miele e uva del posto,assaggiamo l’uva dai chicchi piccoli e dolci, probabilmente la stessa da cui si fa un distillato chiamato souma. Scendiamo dalla rupe nella spiaggia di Fourni : piccola un po’ più’ battuta dal vento essendo a ovest ma con doccia e taverna. Giusto un occhiata ma decidiamo di tornare alla nostra spiaggia preferita : tsampika. La sera a faliraki : alta concentrazione di inglesi, bar e risto di qualita’ mediocre il contornato da questo clima da lunapark : interessante giusto per un’osservazione demografica dei giovani d’oltremanica e di italioti vari.