Ho avuto modo di partecipare ad una serata interessante organizzata dal locale Lions Club a cui era presente come testimonial Carla Perrotti , la “signora dei deserti”. Sentire il racconto delle sue imprese, attraversando a piedi in solitaria deserti nei vari continenti e’ stata una stimolante fonte di ispirazione. In primo luogo perche’ puo’ mostrare come la volonta’ di realizzare un sogno possa effettivamente far compiere imprese certamente non ordinarie, e soprattutto far riflettere che i sogni non sono qualcosa propria solo di una fase “giovanile” (mi viene in mente father and son di cat stevens dove diceva you will still be here tomorrow, but your dreams may not. Lei ha iniziato queste traversate dal 1991 ed oggi e’ una signora sulla cinquantina, ma sicuramente con un fisico (ma soprattutto una mente) molto piu’ giovane.
Penso che la lezione comunque piu’ importante sia sull’atteggiamento da tenere nell’affrontare una prova che puo’ essere straordinaria come pure quotidiana, cioe’ la consapevolezza delle proprie risorse e la volonta’ di mettersi alla prova avendo in mente le difficolta’ che si incontreranno ma spingendo in avanti i propri limiti, non lasciando che timori del fallimento o della crisi offuschino la volonta’ di andare avanti.
Letto qui puo’ suonare retorico, detto da una persona che con uno zaino di 25 kg fa 430 Km a piedi in 20 giorni da sola nel deserto tra escursioni termiche, disagi vari e silenzio, senza perdersi, ha tutt’altro valore.