Il Natale rende cattivi.

Ma no,state tranquilli,il titolo e’ un po’ ad effetto, di quelli che abbondano sulle pagine dei giornali. Una versione piu’ corretta sostituirebbe a Natale “periodo natalizio”. Uno dei motivi che imho contribuisce a qesto stato di inselvatichimento e’… il traffico. Sciami di macchine e persone intasano strade e citta’ alle ricerca del RE_galo a cui dichiarano fedelta’ e sudditanza secondo i dettami del codice consumistico. Aggiungiamo a questo pattern consolidato qualche macro/micro perturbazione del sistema dei trasporti e la risultante sul vettore della frustrazione personale e’ qualcosa di prossimo ad un giorno di ordinaria follia (oltre la semantica, il film, avete presente ?). 



Esempio concreto di frustrazione personale del pendolare
venerdi’: si rinuncia al treno perche’ c’e’ sciopero dei treni e sei subisce il solito casino in tangenziale
lunedi’ : si rinuncia al treno perche’ a milano c’e’ sciopero ATM, un altro lunedi 15 ? no grazie
martedi’ : ci sono 45 minuti di ritardo nei treni, prendo la macchina, il caos e’ anche peggio
mercoledi’ : devo prendere la macchina perche’ ho una cena, casello chiuso per lavori alta velocita’, tempo per raggiungere il casello piu’ vicino 35 minuti
giovedi’ : voglio andare in treno e dormire, ma la sbarra del parcheggio dove lascio la macchina non vuole alzarsi, non essendoci in zona altri parcheggi, devo andare per forza in macchina.
bilancio complessivo: almeno 500 km percorsi contro la mia volonta’.

Comunque di fronte a tutto questo amalgama negativo ci sono due strade : una continuare come se niente fosse scontandone le conseguenze in termini di incremento del ph degli acidi nello stomaco e di imbruttimento del karma, oppure reagire, e visto che e’ Natale, pensare ad un bambino piccolo piccolo che viene al mondo, se siete Cristiani il fatto di sapere che si tratta financo di Dio dovrebbe bastare a fornire gioia e meraviglia, se avete un bambino in casa ancor meglio, ma comunque sfido a trovare qualcuno che di fronte ad un bambino non riesce a tirar fuori un sorriso, loro ce li regalano cosi’ e noi non vorremmo regalarlo a qualcun’altro ?
Funziona, credetemi, l’altro giorno vedere un popino nel parco davanti all’ufficio arrampicarsi su un giocodondolo di quelli con la megamolla ed essere bello soddisfatto e con la mamma che gli dice:  "piu’ energia!" lui ridendo si stradondola come fosse un folletto Milka Luflée e dice "facio enegia facio enegia" mi ha fatto dimenticare quasi due ore di traffico per arrivare al lavoro. Sembra banale, bene, se riuscite a far durare quel sorriso un po’ di piu’ di quanto non vi verrebbe da se’, siete gia’ ad un buon punto.