memorie digitali o analogiche ?
mi stavo guardando Render, il dvd di Ani DiFranco (tra l’altro non ancora ufficialmente disponibile in Italia, ma grazie alla squisita gentilezza di una mia amica ora e’ qui nel mio lettore dvd) ed e’ interessante vedere il quadernone dove lei prende appunti per idee e testi delle canzoni, con tutti gli scarabocchi, prove, etc. Una cosa simile fa Bruce Springsteen, sul cd limited edition di Rising o anche in una raccolta di testi e foto intitolata “Songs” vedete il suo workbook e testi scritti a mano. Penso che tutti abbiamo avuto un diario o magari solo dei fogli volanti dove fissare idee, appunti, sensazioni anche se non siamo artisti o scienziati ed e’ bello tornarci su, rivedere cosa e come e’ stato scritto. D’altra parte si puo’ fare una cosa simile con un file, scrivendo su un palmare o tenendo traccia con un weblog, qui forse diventa piu’ facile catalogare, ricercare ordinare, forse si perde l’esperienza analoga della pressione sulls carta. Non vorrei dilatarmi in una digressione tra media caldi e freddi (o tiepidi) penso che alla fine il contenuto e la capacita’ di descriverlo debbano prevalere e adattarsi ai vari strumenti