Armati fino ai denti
confesso che non mi e’ ben chiaro il contesto e il modo col quale il ministro Martino ha tirato in ballo il secondo emendamento della costituzione americana ipotizzando un piu’ facile accesso alle armi come strumento per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini e immagino conseguire qualche effetto pratico. Ora ci saranno molte cose interessanti da imparare dagli USA e ci sono molte cose che a me personalmente piacciono, altrimenti non avrei fatto piu’ viaggi la’ che in altri posti al mondo ma se ci sono due cose (tra le altre) che tradiscono una vera arretratezza culturale e civile sono uno : la pena di morte, due il fatto che comprare armi e’ quasi piu’ facile che non comprare una birra. Il risultato (sentito nel Fatto di Enzo Biagi l’altra sera) : il 42% degli americani possiede un’arma e il numero di incidenti (morti/feriti) da arma da fuoco e’ otto volte maggiore che in Europa.
Io sono fortemente convinto che un piu’ facile accesso alle armi non aumenta per nulla la sicurezza dalla delinquenza, anzi aumenta una serie di rischi dove diventa facile tirar fuori un arma e utilizzarla impropriamente puo’ fare molto male, i classici episodi che si sentono dire, dall’impiegato licenziato che ritorna in ufficio e ammazza un po’ di colleghi o il ragazzino nelle scuole che fa fuori i compagni, ce ne sono veramente troppe di quele storie, vogliamo proprio importare questa schifezza ?. eppoi un minimo di analisi : gli americani in proporzione nella loro estensione storica hanno avuto il far-west e la frontiera, noi il rinascimento…Per chiudere c’e’ una bella canzone di… Ani DiFranco dove lei prende posizione contro le armi e contro tutto il substrato di interessi economici che gli sta dietro, e’ To The Teeth (fino ai denti, eh anche in inglese si dice cosi’), dategli un’ occhiata al testo e a quello che aveva detto introducendo la canzone un paio di anni fa a Torino