il bello del blogging e’ che si puo’ fare dovunque, ad esempio ora sono a Fiumicino in uno stand powered by Alice…

Archiviata Lucerna eccomi a Roma in un hotel in via Veneto dove stiamo mostrando gli ultimi sviluppi dei nostri prodotti e sto smanettando selvaggiamente con svariati PDA Ipaq 3970 connessi in ogni modo, dal cavo USB alla Wireless Lan con scheda dentro al panzuto jacket, se avessi un qualcosa di Bluetooth enabled mi ci attacherei alvolo, nel frattempo mi guardo anche il video dei Coldplay sul PDA, eh geek joyfulness

E’ stata una bella settimana, intensa, si e’studiato parecchio,mangiato cibi notevoli + dal punto di vista coreografico che non al palato e cosa sulla quale non avrei necessariamente scommesso, c’e’ stato un ottimo clima con gli altri partecipanti al corso, abbiamo creato un gruppo di italiani, che lavorassero in Italia o a Londra e studiato, scherzato e passato del bel tempo assieme. Ah by the way esame superato e posso ora scrivere ISMA certified nel curriculum

ancora poche ore e poi via di treno verso Lucerna, non so se avro’ un accesso a internet per tutta la prossima settimana o se avro’ proprio il tempo per collegarmi, gia’ mi vedo sessioni massicce di studio, esercitazioni e altre amenita’, quindi alla fine anche la location e’ piuttosto irrilevante, saremo pressoche’ barricati qui all the time. bye

io mi chiedo, tutta ‘sta gente che non e’ contenta di indebitarsi a tasso variabile vuole fare swap col fisso e poi quelli che devono consegnare il sottostante e sono corti di futures e ancora quelli che comprano bond senza avere i soldi e quindi si finanziano e come la mettiamo col cost of carry? cioe’ tutta ‘sta gente non potrebbe optare per andare in vacanza, aprire agriturismi, concedere prestiti senza tassi d’interesse? mah, vabbe’ torno a studiare e ad imprimermi nella zucca la formula dell’ invoice amount sui futures, anzi ‘mo me la trascrivo qui :

invoice amount= [(Exhange delivery settlment price x conversion factor)+accrued interest]/100 x contract size x no. of contracts
ah che splendore, che poesia !