can’t stop

Sembra che da qualsiasi aeroporto e ora io parta, non riesco ad arrivare a Madrid in albergo prima della mezzanotte. Ieri e’ stato per l’assistente di volo ribelle con volo traslato da linate a malpensa. Comunque Madrid e’ solo l’ultima tappa di un paio di settimane erratiche quasi senza soluzione di continuita’ tra Londra, Torino, Sondrio, Jesi, Milano Marittima (per lavoro) chissa’ magari prima o poi si riesce a tirare il fiato.

wings for wheels and dreams for plans

Wings for wheels e’ il documentario sulla realizzazione di born to run, pietra miliare di bruce springsteen, incluso nell’edizione trentennale del disco uscito originariamente nel 1975. Pur avendolo comprato appena uscito, l’ho visto solo stasera e ho potuto capire meglio quanta intensita’ e lavoro stanno dietro a questo capolavoro. Bruce spiega come stesse cercando un punto di svolta eavesse capito di cosa voleva scrivere e come i personaggi delle sue canzoni lo avrebbero accompagnato per il resto della sua vita. In un punto parla di lasciarsi dietro l’idea adolescenziale dell’amore, capire se e’ vero, capire cosa succede quando i sogni si avverano e quando no.
Di quell’album ho sempre amato “thunder road”, ancora prima di conoscere bene l’inglese e capire cosa volesse dire; nel suo testo c’e’: “to trade in these wings on some wheels” ed e’ proprio il punto di scambiare qualcosa di irreale, delle ali dell’eroe (che non e’), con qualcosa di concreto, ruote per correre sull’autostrada che porti via verso sogni da realizzare, via dai perdenti che affollano questa citta’. E’ tutto una tensione, correre, fare, ma molto reale; e’ portare l’intensita’ dei sogni nella vita reale.

Mi vengono in mente per contrappasso dei passaggi di due altre canzoni sentite piu’ o meno recentemente che a citarle insieme nel post gia’ mi immagino dei puristi storcere il naso.
Dreams for Plans e’ nell’ultimo album di Shakira; anche qui ci sono delle ali: “all we really needed was our bare feet and a pair of wings to fly” ma poi qualcosa si e’ perso lungo la strada e un piano e’ qualcosa di molto piu’ freddo rispetto ad un sogno: “Have we missed our chance? Have we changed our hopes for fears and our dreams for plans?

Anche in All good things (come to an end) di Nelly Furtado si viaggia ci si chiede se si rimane giovani e si assiste alla fine dei sogni e ci si chiede il perche’.

Traveling I only stop at exits
Wondering if I’ll stay
Young and restless
Living this way I stress less
I want to pull away when the dream dies
The pain sets it and I don’t cry
I only feel gravity and I wonder why

Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end

pure Mary in Thunder Road ha paura e pensa che forse non si e’ piu’ cosi’ giovani, certo un po’ di fiducia e la magia della notte possono servire per iniziare il viaggio, ma poi ce ne vuole di benzina per andare avanti e quello e’ solo l’inizio.