Ho avuto modo di partecipare ad una serata interessante organizzata dal locale Lions Club a cui era presente come testimonial Carla Perrotti , la “signora dei deserti”. Sentire il racconto delle sue imprese, attraversando a piedi in solitaria deserti nei vari continenti e’ stata una stimolante fonte di ispirazione. In primo luogo perche’ puo’ mostrare come la volonta’ di realizzare un sogno possa effettivamente far compiere imprese certamente non ordinarie, e soprattutto far riflettere che i sogni non sono qualcosa propria solo di una fase “giovanile” (mi viene in mente father and son di cat stevens dove diceva you will still be here tomorrow, but your dreams may not. Lei ha iniziato queste traversate dal 1991 ed oggi e’ una signora sulla cinquantina, ma sicuramente con un fisico (ma soprattutto una mente) molto piu’ giovane.
Penso che la lezione comunque piu’ importante sia sull’atteggiamento da tenere nell’affrontare una prova che puo’ essere straordinaria come pure quotidiana, cioe’ la consapevolezza delle proprie risorse e la volonta’ di mettersi alla prova avendo in mente le difficolta’ che si incontreranno ma spingendo in avanti i propri limiti, non lasciando che timori del fallimento o della crisi offuschino la volonta’ di andare avanti.
Letto qui puo’ suonare retorico, detto da una persona che con uno zaino di 25 kg fa 430 Km a piedi in 20 giorni da sola nel deserto tra escursioni termiche, disagi vari e silenzio, senza perdersi, ha tutt’altro valore.

capitando per caso (ora che mi ricordo cercavo se si potessero creare le categorie con blogger.com) su questo post mi si e’ riaccesa la curiosita’ riguardo alla rappresentazione grafica di reti articolate, risalendo di link in link sto cercando di capire il motore grafico che idealmente alimentato da un file xml potrebbe generare una mappa di relazioni. Relativamente affine come logica la recente (da parte mia) scoperta di indyjunior : dategli in pasto un file con coordinate spazio temporali in xml e lui sforna il percorso su una cartina flash, ora peccato che provandolo con alcune localita’ italiane, caschino in mezzo al mare…

Ok gia’ immagino lo scuotere il capo di taluni che diranno, ma proprio non ha altro a cui pensare?, che dire… Compassione e’ la parola chiave, la stessa che mi sto ripetendo da oggi, perche’ se e’ gia’ difficile sopportare degli imbecilli di persona, ancora piu’ lo e’ leggendo dei mail semanticamente mal formati, a cui mi verrebbe da ribattere colpo su colpo analiticamente, condendo il tutto con un po’ di ironia, ma ho deciso di non farlo e semplicemente usare compassione zen qb…oommm…

invece di portare a casa dal convegno/fiera dei gadget, mi sono portato una bella influenza multiforme, si e’ passati dalla fase mal di gola che nemmeno se avessi urlato per 4 ore di concerto di springsteen, a quella incrementiamo il fatturato delle aziende produttrici di fazzoletti di carta, cercando comunque di trovare sistemi alternativi per respirare. Notevoli anche quella tipo brividi da freddo polare seguita da sudata modello sauna dopo mezz’ora e la torcicollo : muoviti e ti spiezzo. Quella sbocco e cagotto (non male anche questo racconto) lo sfuggita astenendomi dal cibo.
Comunque la cosa interessante (se cosi’ si puo’ dire) della febbre e’ riuscire a recuperare dalla memoria immagini ormai sopite, ad esmpio ora saprei riprodurre alla perfezione, la lampada modello pecora rossa di plastica che avevo sul tavolino della mia camera da bambino.

lavorativamente parlando, la settimana in corso e’stata decisamente pesante, un po’ come essere un anello di una catena che si stira e si muove, in piu’ ieri, ho stabilito il nuovo record di tempo messo per arrivare in macchina in ufficio : 4 ore per percorrere 50 km (ok autostrada torino milano chiusa per un grave incidente) e poi via in macchina ancora verso modena, da dove sto bloggando al convegno degli operatori finanziari, dove abbiamo uno stand che attrae i clienti fondamentalmente in virtu’ della gara di F1 Monza con la playstation, e con tatticamente vicina una Ferrari Scaglietti. Meno male che il gnocco fritto e la tigelle di ieri alleviano il duro lavoro di difendere lo stand dai razziatori di gadget

L’arrivo del browser Mozilla Firefox sembra aver riportato il confronto nel mondo dei browsers, certo non sono le browser war dei tempi di netscape vs ie, comunque una maggiore attenzione a come si presentano (e ancor prima si realizzano i siti) non guasta. Dopo un po’ di mesi di utilizzo in effetti mi trovo bene, salvo che per una cosa che mi fa abbastanza girare : il tag title ovvero quella cosa per i non addetti che fa apparire i “tooltip” cioe’un pop up sopra ad un link, contenente di solito una spiegazione, un approfondimento o in alcuni casi nei forum la preview di un post, viene troncato a 60 caratteri e senza a capo. In rete ho trovato anche dibattiti sul fatto che IE visualizza anche l’attributo ALT di un immagine come tooltip e cio’ non e’ cosa buona, pero’ onestamente l’idea di non riuscire a leggere i tooltip non mi piace,meno male che qualcuno ha sviluppato l’utile extension Popup ALT che risolve il tutto, se usate Firefox o Netscape 7 io la raccomanderei

sto tenendo d’occhio l’Alfa Brera dalla sua prima apparizione come prototipo a Ginevra nel 2002, ora che sono uscite le prime foto ufficiali devo dire che mi acchiappa non poco, certo bisognerebbe vederla dal vivo per capire se dopo 14 anni a guidare fuoristrada sono pronto per passare a tutt’altro genere. L’unica cosa che vedo al momento e’ che come larghezza (1,83) rischia di non passare dal mio garage, o meglio rimarrebbe uno spazio esiguo, che sia la volta che devo anche cambiare casa ?