Ultimo giorno a karpathos

Per l’ultimo giorno a karpathos essendo senza macchina andiamo in spiaggia a piedi a Pigadia, e’ la spiaggia di sabbia più’ lunga dell’isola attrezzata per una buona parte. Discreta e non affollata e soprattutto non ci sono italiani. Lasciamo la camera alle 12 e il tassista giovanni puntualissimo alle 13  passa dall’hotel e ci porta al molo, il traghetto pero’ arriva con una buona ora di ritardo e poi magari dato il mare un po’ mosso ci mette del suo e ci sbarca a rodi dopo le 21. Qui altro tassista ci viene incontro e ci porta per i 55 km che ci separano dall’hotel kamari beach a lardos.  Nella notte vediamo comunque una quantita’ di hotel ristoranti e bar strabiliante. Faliraki poi sembra veramente un paese dei balocchi. Di tutte le isole greche visitate questa,anche più’ di creta mi sembra ad alta densita’ turistica. Il kamari beach non e’ male : chiedono se vogliamo la camera fronte mare (con sovrapprezzo) ma ci va bene la camera standard che poi vediamo essere al piano terra. Cmq camera abbastanza grande con aria condizionata. C’e’ un bar presso la piscina dove mangiamo della  pizza visto che il ristorante chiude alle 21.
Siamo pronti per un meritato riposo dopo il tappone di trasferimento, qui a differenza dell’hotel a karpathos non soffia vento impetuoso nella notte.

Sulla cima dell’Olimpo…a Karpathos

C’e’ una magica citta’ … per arrivare a Olympos facciamo il cambio tattico con una Suzuki Jimmy : ci sono una ventina di km di sterrato, niente di impossibile, anzi la strada e’ piuttosto larga e si vede che e’ un cantiere, non mi stupirei se prima o poi l’asfaltassero. Sembra infatti che solo recentemente una strada colleghi la parte nord a quella sud di karpathos, altrimenti raggiungibile via mare. Questo spiega le tradizioni conservate a olympos come le donne vestite con i costumi tipici.
Se poi oggi questa sia solo una trappola per turisti puo’ essere : il vecchietto che vede arrivare il bus e inizia a suonare la zampogna completa il quadro. Cio’ non toglie che il paese arroccato con le sue decorazioni abbia un suo fascino. Interessante anche la chiesa della dormizione di Maria. La strada per arrivarci e’ un viaggio nel viaggio : consiglio un paio di brani : Ectasy of Gold di Morricone (penso si chiami cosi’ insomma quella usata anche dai metallica per aprire S&M;) per il panorama epico e Dust in the Wind dei Kansas per la quantita’ di polvere che tirerete su e se avete una jeep aperta (come la nostra) che vi fara’ molta compagnia. Scendiamo poi verso Diafani un piccolo villaggio e porto dove in una taverna incontro quello che sembra me da piccolo : stesso viso e oltretutto si chiama pavlo… Non paghi del fuoristrada andiamo alla spiaggia di Vananda qualche km di sterrato ripido e più’ impegnativo, e’ una piccola baia di ciotoli abbastanza riparata e con chiesetta sovrastante. Per scrollarci propriamente la polvere di di dosso puntiamo su agios nicolaos : villaggio con spiaggia attrezzata e doccia. Il giusto relax prima di tornare in hotel. Cena al ristorante elleniko in centro a pigadia, buoni i macarounes che ormai ci hanno conquistato.

Karpathos pende

Per la giornata numero cinque a karpathos abbiamo puntato sul massimo relax : dopo una colazione prendendo in panetteria una pseudobrioche di pane e cioccolata puntiamo vero la spiaggia di  Achata : solita stradina tortuosa (ma meno di apella) e spiaggia di ciotoli, mare dai riflessi più’ scuri, forse perche’ scende più’ rapidamente. Ci sono due taverne e quella sulla destra ha anche la doccia oltre al fatto di essere colonizzata praticamente da italiani se togliamo una famiglia matriarcale trigenerazionale di greci americani. Un effetto positivo  delle spiagge di ciotoli e’ che difficilmente trovi chi gioca a racchettoni o improvvisa partite di pallone, lo sport predominante e’ la lettura e infatti inizio e finisco in giornata un libro di Fabio Volo.
Alla sera cena da Sofia’s in riva al porto a pigadia. Dobbiamo attendere un po’ visto che il posto e’ pieno ma merita : confermati i gustosi macarounes e proviamo la taramosalata (la mousse rosa di uova di pesce) : saporita.

Rotolando verso sud… A karphathos

Ieri decidiamo di puntare verso sud. Karpathos ha un aereoporto e leggiamo che in quella zona ci sono belle spiagge : verifichiamo. Da Pigadia, prima dell’aeorporto si incontrano alcune spiagge per gli amanti del surf: il vento batte e si vedono parcchi sfidarlo, noi continuiamo e passato l’aeroporto puntiamo a vista su alcune calette, notevoli,scendiamo in una e ci sono solo 4 persone. La cosa spettacolare e’ che il bordo della caletta ha una base rocciosa friabile ma sopra almeno per un paio di metri e’ tutto uno strato di conchiglie. Giriamo attorno all’aeroporto e andiamo a Diakoftis, una baia di sabbia fine bianca e rosata molto caraibica. C’e’ un camioncino che fa da bar ma non ci sono ombrelloni quindi rimaniamo solo un po’ per non diventare dei gamberoni. Per completare torniamo ad Amoopi ma nella prima spiaggia a sinistra, bella sabbiosa ma un po’ affollata. Per cena andiamo in montagna a Menetes e dopo un di girovagare nelle viuzze ci fermiamo alla taverna che avevo visto il giorno prima : perdiga (pernice) che sta sulla strada principale, in pratica si mangia tutti nell’unica sala che sara’più’piccola del mio soggiorno. Gustiamo un ottimo formaggio carpaziano : sembra un primosale ma di capra e poi delle buone costine d’agnello e le salsicce.

Alla conquista del west… di Karpathos

Ieri ci muoviamo in direzione costa ovest ovvero verso Lefkos: da Pigadia sono una quarantina di km di strada sinuosa che da Arkasa in poi costeggia il profilo con strapiombi (senza parapetto) assortiti : e’ un viaggio che gia’ merita e per molti tratti non si scorge traccia di insediamenti umani o di altri viaggiatori. Lefkos ha 4 spiagge, noi ci siamo fermati alla prima : Potali , di ciotoli bianchi, una sola fila di ombrelloni la cui vecchietta nel riscuotere i 5€ ci omaggia di un grappolino di  uva, tutto molto rilassante, ci spostiamo poi a poca distanza a Limani qui e’ di sabbia e ci sono diverse taverne, un po’ più’ per famiglie. Ritorniamo verso casa che il viaggio richiede almeno un oretta, attraversiano Menetes, un paese arroccato da cartolina dove bookmarkiamo una taverna su cui tornare e vedo musicisti si preparano per una festa sul sagrato della chiesa le cui note sentiremo echeggiare nel silenzio e nel buio della sera.. A Pigadia ceniamo da "life of angels" una taverna con oltre cento anni di storia dove la sera prima avevamo sentito dei musicisti suonare melodie vagamente ipnotiche. I musicisti non ci sono ieri ma il cibo buono e abbondante si: proviamo il briam che e’ una ratatuille a pezzzettoni, dell’ottima moussaka e dolmades gustose. Delizioso anche il pane che fanno loro che mi proietta come una madeleine ai tempi della mia infanzia. Il nome del locale e’ un gioco di parole sulla bisbisnonna che lo ha aperto che si chiamava zoe che vuol dire vita e l’attuale proprietaria :angelika.

Karpathos secondo giorno

Karpathos secondo giorno

Apelle sara’ il figlio di Apollo ma Apella e’ una gran bella spiaggia di ciotoli bianchi e mare turchese incastonata in un anfiteatro roccioso con vegetazione mediterranea. Un piccolo paradiso anche se la strada per arrivarci e’ un po’ infernale :tornanti di montagna friabile e l’ultimo tratto stretto che mi farebbe voglia di avere un enduro più’ che un auto.
Il vegliardo che distribuisce sdraio e ombrellone (6€) e’ un po’ burbero e ti dice dove puoi metterti e presidia che le sdraio non siano fuori asse con la costellazione di orione. C’e’ una taverna dove rifocillarsi o semplicemente fare scorta di acqua che con i 38 gradi si apprezza. Per il resto qui c’e’ predominanza di italiani, coppie giovani e tranquille. Nel pomeriggio ci spostiamo nella spiaggia di kira panaghia, non molto distante e con una strada di accesso più’ larga. La spiaggia e’ misto sabbia e ciotoli, più’ affollata e demograficamente notiamo diverse famiglie "allargate" con varie generazioni che passano agevolmente dal greco all’americano. Per cena invece puntiamo su Amoopi alla taverna esperida che all’arrivo e’ gia’ bella piena in particolare di italiani che magari come noi ne hanno letto bene su turisti per caso. Proviamo dei gustosi fiori di zucca ripieni di riso, dal sapore simile alle dolmades. Polipo cotto in vino e miele e sardine carpaziane e un bel piatto di kalamari souvlaki ; tutto molto buono : anche questa volta il wisdom of the crowd aiuta.

Da Rodi a Karpathos

Lasciamo ieri Rodi anche se gli eventi volgevano a farci permanere : il taxi che doveva prelevarci alle 20 dall’hotel non si materializza se non dopo chiamata ai contatti in loco e quando arriva, a solo 30 minuti da partenza del traghetto, va veloce ma l’occhio d’acquila della mia compagna percepisce che non ci sta portando al ferry boat ma..all’aeorodromio. Inversione a u e  arriviamo al pelo al porto. Il traghetto comunque indugia e parte verso le 2130. A differenza del traghetto dell’anno scorso da mykonos per naxos il viaggio con la nave anek ierapetra e’ sostenibile e non si schiatta di caldo. Dopo una fermata a Chalki e una a Diafani, l’altro porto di karphatos, alle 03:00 ci sbarca a karphatos (pigadia) dove l’assistente karambola ci conduce al taxi vs hotel Apollo.
L’hotel nel complesso e sufficientemente pulito ma prosegue pesantemente sul filone vintage, direi anni 70. Sul catalogo compare come cat.B ma per me e’ parecchio sopravvalutato, io gli darei una C abbondante: rispetto alla C del Phaedra di ieri qui poi manca il frigo in camera,la tv e anche il condizionatore. Alla reception ci facciamo cambiare camera su un lato meno assolato, ci dicono che il condizionatore sotto forma di pinguino puo’ esserci; mi sento gia’ molto orso grigio e penso eserciteremo l’opzione. Colazione minimale, diciamo che abbiamo sempre usato ben poco l’hotel e questo ci consola visto che direi sia l’hotel più’ scarso di tutte le nostre vacanze in grecia. Breve camminata mattutina e prendiamo possesso da Avis di una Hundai Accent per 5gg+1 fuoristrada per 1 giorno al prezzo di una Corsa : 290€ insomma uno stack deal che ci garantisce da subito l’autonomia. Ci fiondiamo quindi ad Amoopi : scegliamo la spiaggia di ciotolini sulla destra :mare cristallino e pescetti vari nuotano con noi, ombrellone e due sdraio a 5€, non c’e’ doccia in spiaggia ma nel cafe votsalakia. Le altre due spiagge sono sabbiose e il sole le bacia più’ a lungo, se torneremo ad amopii le proveremo.
Alla taverna Calypso proviamo un piatto nuovo: lo stuffed Bifteki in pratica un hamburge oblungo con ripeno di erbette aromatiche e feta : niente male.
La serata ci vede tornare a Pigadia : cena in una taverna sul porto dove assaggiamo i makarunes : pasta integrale tipo garganelli con la cipolla soffritta e formaggio feta a spolvero : gustosi. Ci sono poi vari bar più’ o meno lounge dove dedicarsi un dopocena, tra gente che guarda la partita del Panatinaikos e sfruttare il free wifi.