Creta : stranezze e curiosita’


In ogni viaggio che si rispetti c’è sempre una punta di imprevisto e di cose negative, che tutto sommato rendono il viaggio interessante anche per quello.
A noi egrave capitata una cosa veramente bizzarra e che dai vari racconti di viaggio letti non è mai emersa e quindi non sappiamo se è successa solo a noi :
infidi, rumorosi, noiosi, malefici insettini….nello specifico cicale size XXL e….si’ proprio loro, le care e simpatiche zanzare…
Gi&agrave…noi; ci aspettavamo una vancanza con notti tranquille, tiepide al punto giusto con le finestre aperte dove passa quella lieve brezza marina (il mare era a 50m da noi..) per lasciare alle spalle mesi di zzzzzzzz zzzzzzzzzz zzzzzzzzzzzz…splathhh!!!! della nostra cara pianura padana
dove rigoglioso cresce il riso e ciò che comporta……ed invece no…prima notte insonne per lo strano rumore (assordante) delle cicale che anche di notte se la contavano su….. finestre chiuse, luci accese al minimo e….mi vergogno a dirlo ma è la verità …. lo zampirone acceso……..
Passi per le prime(le cicale) che sia di giorno che di notte dato il clima caldo ci allietavano con il loro frinire…..ma quelle ce le potevamo aspettare…forse un po’ più rumorose di quanto pensavamo…ma le zanzare proprio no……
Come detto noi eravamo a Kato Gouves (ovunque qui si vendeva anche l’anti puntura ed il mitico liquido all’ammoniaca post-puntura ed alcuni ragazzi in un altro albergo ci hanno confermato che anche le loro notti erano allietate dalle nostre ragazze
succhiasangue) quindi non sappiamo se le simpatiche amichette fossero solo qui o anche altrove…ma visto che nessuno ne ha mai parlato…vorremmo avvisarvi….armatevi!!!

CURIOSITA’
Sarà strano…ma da quando andiamo in vacanza insieme, da ogni viaggio portiamo a casa, oltre alla magra abbronzatura, alle migliaia di foto, ai prodotti tipici, alla gioia di essere stati insieme (e così bene), anche dei tormentoni che ti accompagnano fino al viaggio successivo. Per i prossimi mesi ecco la hit parade:
1) ineguagliabile tutto fare della tropical beach di Malia…come dire..un uomo, una leggenda. Ti passa accanto al mattino per ritirare i soldi del lettino ed ombrellone e già fa un po’ di pubblicità, scherza con te se sei italiano e prova anche a dirti qualche parola nella tua lingua..ma il meglio di se lo da quando passa più tardi di ombrellone in ombrellone con il cesto dei gelati e come un novello cantastorie giramondo stanco intona la sua cantilena…..ice cream, calippo, magic, strawberry,
vanilla, choccolate……an ice cream a day keep the doctor away……..if the day is hot an ice cream is the solution…..
Purtroppo scritto così non rende l’idea, ma vi assicuro che è uno spasso…..
2) le improbabili traduzioni inglese italiano della mia compagna di viaggio che una sera (sottolineo dopo aver preso tanto sole ed aver camminato tanto tanto) alla cameriera che chiedeva di pagare il conto perchè il suo turno stava finendo..non avendo ascoltato cosa le aveva detto, quando io glielo ho ripetuto…ha trasformato un banale e semplice Sorry could you pay, my shift is ending…in un fantasiosissimo Sorry could you pay the bill my shit is hanging e con occhi stralunati mi ha guardato chiedendosi se veramente la cameriera ci avesse trovati tanto simpatici da aprirsi a confidenze tanto personali…..
3) la cameriera dello Zoobar di Malia (si vede che sto posto ci è piaciuto tanto tanto) per il suo sguardo assassino ed il cocktail “melon chi chi” il cui ricordo ci accompagnerà nelle lunghe e fredde sere d’inverno
4) lei, l’inimitabile, superlativa ragazzina inglese che per distinguersi dalle altre inglesine tutte come lei in rigoroso microtop e minigonnina svolazzante ha pensato bene di indossare un magnifico esemplare di moonboot a pelo lungo (e non mi riferisco agli stivali scamosciati australiani chevan tanto di moda ora), ma a quei simpatici doposci che sono sicuro avrete avuto in casa anche voi, magari dei genitori, quelli belli pelosoni, da sembrare di avere ai piedi un paio di cuccioli di pastore dei pirenei………..
5) lui…..l’uomo per eccellenza….il vero duro, l’uomo che non deve chiedere mai, il girovago per eccellenza, il raffinato intenditore di cibi e vini, lo sportivo indefesso, l’animatore di tutte le serate, l’unico a poter effigiarsi del titolo di “orgasmatico”….( un ragazzo lombardo che era con nel nostro stesso albergo, che a dispetto del look faceva molto pensionato mancato, in fase di mummificazione…….di più non posso dirvi)

Creta da mangiare

Tralascio i classici piatti greci (souvlaki, gyros, moussaka, tsatsiki etc) che qui ritrovete negli innumerevoli ristoranti turistici, con tanto di foto vicino al menu. Cercando di capire se Creta avesse qualcosa di peculiare segnalerei :
il formaggio cretese, giallo, dalla personalita’ non particolarmente spiccata, anche se immagino esistano diverse varianti, che ritroverete anche nelle cheese pie. Fatte con la stessa pastella soffice ci sono anche le spinach pie, nelle varie forme (a girella, rotonde, a treccia), in alcuni casi insaporite con una buona dose di aglio. Abbiamo provato anche dei peperoni ripieni di formaggio fresco, tipo caprino, aromatizzati da vaire erbette. A Chania si trovavano inoltre dei dolci particolari, piccoli e quadrati con i sapori della pasta di mandorle e dell’uovo. Una buona alternativa alla birra per accompagnare piatti di pesce e’ la retzina, un vino bianco locale leggero, come dire scorre via e non e’ particolarmente impegnativo, la produzione vinicola comunque offre anche vini piu’ pregiati. Infine il raki, la grappa tipica con cui spesso vi portano il conto.

Volendo raccomandare qualche posto specifico dove siamo stati :
A Rethymno, tra le tante taverne sul porto con relativi camerieri che vi invitano caldamente nel loro ristorante (una cosa che generalmente non mi piace) abbiamo scelto Movragio Maria, ottimo pesce fresco (we treat fish with respect), l’aragosta in effetti meritava e l’ouzo come aperitivo ed il raki dopo ci hanno ben disposto.

A Gouves, non Kato G., ma proprio nel paese vecchio vicino alla chiesa, al riparo dalle orde di turisti, la coppia che abbiamo incontrato a Samaria ci ha consigliato la taverna Bacchus. Gli siamo grati : piatti tradizionali ma la differenza la faceva la freschezza e la genuinita’ oltre a piccoli dettagli, ad esempio da spalmare sul pane oltre a due varieta’ di burro, una delicata pasta fresca di olive, porzioni abbondanti (anche nel raki) ed un simpatico titolare baffuto.
Quando trovi un posto che soddisfa ci torneresti volentieri : e’ stato un piacere nel nostro ultimo giorno sull’isola reincontrare la’ la giovane coppia di Mantova.

A Hiraklio, in parte seguendo una raccomandazione letta qui (anche se non siamo certi se il posto fosse lo stesso) abbiamo trovato un piccolo ristorante : φοσ φαναρι con i tavolini sotto l’uva in una piazzetta parallela alla via 25 avgoustou (sulla sinistra scendendo verso la fortezza). Se vi domandate, ma dove vorranno andare a mangiare i cretesi ? verosimilmente non in una taverna turistica, ma qui dove, ad un prezzo comunque contenuto, trovate dei piatti con tocco di originalita’ come la pannakota (un formaggio tra la ricotta e il caprino che racchiude pomodori secchi aromatizzato dall’aceto balscamico e dalle spezie) oppure i gamberoni al forno con le mandorle e l’arancia o ancora delle polpettine di carne con sapori mediterranei sul pane arabo o costolette d’agnello con una salsa delicata. Ci siamo stati due volte e ben soddisfatti.