prima di archiviare questo mese di ottobre vorrei lasciare una traccia di due appuntamenti a cui siamo stati che hanno dato sapore e gusto nelle scorse settimane. Siamo stati ad Alba, dove con l’occasione della fiera del tartufo tutta la citta’ e’ in festa con i vari borghi che recuperano tradizioni e fanno rivevere tempi lontani mentre assapori pane con l’uovo e il tartufo o la porchetta con le patate e cala la sera.

Domenica scorsa invece a Torino, al salone del gusto. Un’occasione per un orgia di degustazioni, assaggi, approfondimenti sul tema dei prodotti tradizionali che rischiano di scomparire e che con un lavoro attento vengono portati nuovamente sulle tavole del mondo. Avete presente quando leggendo vi imbattete in un articolo sulla biodiversita ? bene, qui c’era la traduzione tangibile e gustosamente concreta di cio’ che non solo un concetto astratto.

Formaggi, salumi particolari e un’enoteca con 1700 tipi di vini da degustare, questo mi fa venire in mente che il cibo e in particolare il vino sono un altro modo per viaggiare : ogni volta che degusti un vino sei trasportato nei luoghi dove e’ stato prodotto, raccolto e messo in bottiglia.

Durante i nostri viaggi portiamo spesso a casa prodotti tipici e una bottiglia di vino, quando la beviamo, a distanza magari di mesi, l’emozione rivive e ti ritornano in mente i ricordi della Pasqua ad Arles, con un piattone di … paella e una bottiglia di rose’ in due, o la sangria blanca di lanzarote e l’allegra difficolta’ di riuscire a camminare diritto…