Creta : gole di Samaria

Un capitolo a parte meritano le Samaria Gorges, si tratta di una camminata all’interno del parco naturale omonimo che da quota 1200 mt vi porta al livello del mare in 16 Km. (esiste anche un percorso piu’ corto per chi non se la sente). Avevamo pianificato questa escursione per gli ultimi giorni della vacanza in modo da non risentire troppo del prevedibile affaticamento.

Abbiamo prenotato l’escursione qui , infatti, non essendo un percorso circolare, la cosa migliore è arrivare al punto di partenza in pullman, effettuare la discesa fino al mare dove prendere un traghetto e ritrovare il pullman che riporta a casa.

Cosi’ alle 5.40 di mattina al punto di ritrovo abbiamo conosciuto un’altra coppia giovane delle parti di Mantova e un signore di Trieste con cui abbiamo fatto gruppo e condiviso piacevolmente le fatiche della camminata.

Infatti, nonostante siamo abituati a camminare ed avessimo gia’ coperto una distanza simile quest’anno, ho trovato il percorso piu’ impegnativo e faticoso del previsto. La cosa che non immaginavo e’ che nelle prime tappe il sentiero scende parecchio (-500 mt nei primi 4 km) e soprattutto il fondo e’ di sassi, ciotoli e se si tratta di rocce piu’ grandi sono abbastanza scivolose.

In giro troverete chi dice di aver fatto il percorso in 4 ore o meno (in realta’ le samaria gorge propriamente dette terminano 3 km prima di giungere al mare), noi abbiamo impiegato quasi 6 ore per arrivare al paese di Agia Roumeli, il consiglio e’ : trovate il vostro ritmo, non e’ una maratona, e’ importante tenere d’occhio gli orari giusto perche’ il traghetto non aspetta, ma se dovete mettervi di corsa con lo sguardo a terra per i sassi vi perdete il bello dell’escursione.

Infatti ci sono all’inizio scenari quasi alpini, il profumo del bosco, gli incontri con le caprette kri kri e piu’ avanti quando il sentiero si stringe tra le gole, e’ bello osservare le rocce, le lezioni di geologia che avete davanti agli occhi con gli strati dell’evoluzione di migliaia di anni, i piccoli alberi abbarbicati sulla roccia (se vi interessano i bonsai vi possono dare ispirazione con le loro forme armoniche nel paesaggio) . Se volete avere un’idea alcune mie foto sono qui.

Un paio di altri consigli : se fa caldo berrete sicuramente parecchio, almeno due litri a testa, non pensate di portarveli tutti dalla partenza : potete fare rifornimento nelle varie fontane lungo il percorso, portatevi invece cibo energetico e trasportabile (si alle barrette, no alla caponata con cozza fritta) perchè, come ripetuto più volte dalla guida, una volta entrati non esistono posti che vendono cibo, fino alla fine dei 16 km. Infine la cosa forse piu’ importante, usate delle scarpe adatte, da ginnastica o meglio da trekking, bene allacciate (e’ tutto in discesa), delle scarpe che possibilmente avete gia’ testato in escursioni. Nonostante io avessi delle discrete scarpe da ginnastica, ma forse piu’ “urbane” ho cominciato a sentire vari messaggi d’aiuto dai miei piedi a meta’ percorso che mi hanno rallentato e il giorno dopo mi sono trovato un paio di vesciche non indifferenti. Nonostante cio’ e la sensazione di polpaccetto d’acciaio che ci ha accompagnato per qualche giorno, raccomandiamo caldamente l’escursione.